Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
 
 
GESU' VA A SALVARE  ZACCHEO
QUESTO E' UN SITO CRISTIANO CHE SI RICONOSCE
SOLO NEGLI INSEGNAMENTI DEL CRISTO


 
 
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

MARIA

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2010 21:03
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.199
Sesso: Maschile
20/01/2010 21:03

MARIA

Lc. 1,39-48

[39] In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. [40] Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. [41] Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussult챵 nel grembo. Elisabetta fu riempita di Spirito Santo [42] ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del suo grembo! [43] A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? [44] Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. [45] E beata colei che ha creduto che ci sarebbe stato compimento alle cose a lei dette dal Signore”. [46] Allora Maria disse:

L’anima mia magnifica il Signore

[47] e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore

[48] perché ha guardato all’umiltà della sua serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Quelle sottolineate sono parole ed espressioni chiave per la meditatio.

Il brano della visitazione di Maria ad Elisabetta e il canto del Magnificat costituiscono il cuore del primo capitolo del vangelo di Luca; in questo episodio l’evangelista presenta infatti quello che nel suo racconto è l’unico incontro tra i due bambini, Giovanni e Gesù, che presto nasceranno a segnare l’intervento di Dio sulla terra; dopo essere venuti al mondo i due vivranno la loro vicenda terrena in parallelo, senza mai incontrarsi, e Giovanni verrà arrestato prima del battesimo di Gesù.

La visita di Maria ad Elisabetta trova le sue premesse già nell’annunciazione: l’angelo infatti annuncia l’imminente maternità di Elisabetta; in quest’ultima dunque “che tutti dicevano sterile”, proprio come in Maria si rivela l’azione di Dio nella storia, secondo logiche ben diverse da quelle umane:

 La notizia ricevuta e il dono del concepimento mettono dunque Maria in movimento verso la casa di Elisabetta. Ma qual è il reale motivo di questa viaggio? La stessa Elisabetta, alla vista di Maria, appare sorpresa al punto da domandare “a cosa debbo che la madre del mio Signore venga a me?”. Sembrerebbe quasi che la visita di Maria sia dovuta alla semplice curiosità, o al desiderio di verificare quanto è stato detto dall’angelo. In realtà non è così. Con la sua fine notazione “raggiunse in fretta una città di Giuda”, l’evangelista fa notare come in realtà ciò che anima Maria è un fortissimo desiderio di comunicare la propria gioia, di condividere la lode e la contemplazione di Dio con Elisabetta che, al pari di Maria, ha sperimentato su di sé l’azione potente e salvifica di Dio. A ben guardare poi, tutto il cosiddetto vangelo dell’infanzia è in qualche modo pervaso da visite di ogni tipo: da quella dell’angelo prima a Zaccaria, poi a Maria, a quella dei vicini ad Elisabetta dopo la nascita di Giovanni; da quella dei pastori alla mangiatoia, a quella ancora di Maria e Giuseppe al tempio. Tutte queste visite, compresa dunque quella di Gesù ad Elisabetta, non sono altro che espressione della visita che Dio stesso, con la nascita di Gesù, ha fatto agli uomini, del suo intervento nella loro storia che ci prepariamo a festeggiare con l’imminente festa di Natale.

In questa direzione, ciò che accade durante l’incontro tra Maria ed Elisabetta (e che Luca ci racconta in uno stile estremamente vivace e immediato) è assolutamente emblematico; il sussulto di Giovanni nel grembo della madre è certo, secondo la logica dell’evangelista, il segno della sua futura partecipazione alle vicende di Gesù, ma è anche e soprattutto un movimento che, al pari di quello di Maria, nasce (e diviene inevitabile) nel momento in cui si riconosce la presenza del Salvatore e si manifesta una disponibilità alla sua azione.

E disponibile e docile al progetto di Dio, pronta a credere nell’adempimento delle sue promesse contro ogni logica umana è stata anche Maria: sia la beatitudine proclamata da Elisabetta sotto l’azione dello Spirito Santo, sia lo stesso canto del Magnificat riconoscono in Maria l’esempio di una apertura del cuore che nasce però dal profondo riconoscimento della propria povertà dinanzi al Signore (il termine umiltà è traduzione del greco tapeivnosia che appunto, nel suo primo significato vale “povertà”) e dunque della propria inadeguatezza.

 Inserito in una tradizione veterotestamentaria che trova ha i suoi precedenti immediati nei cantici di Debora (Gdc 5) e di Anna (1 Sam. 2,1-11) il Magnificat è nel suo complesso una grande celebrazione della logica dell’agire di Dio a sostegno degli umili e a compimento delle promesse fatte ad Israele fin da Abramo; ma la lode a Dio scaturisce in Maria, così come forse in noi, innanzitutto da una lettura della nostra storia e dalla constatazione del suo intervento, della sua “visita” nella nostra vicenda personale: “ha guardato l’umiltà della sua serva

                     

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:28. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com