Per il Vangelo
"Noi non abbiamo alcuna forza contro la verità, ma solo per la verità", scrive Paolo in 2ªCorinzi 13:8).
Cristo è la Parola di Dio fatta uomo, è il Figlio di Dio ma anche il Figlio dell'uomo (Giovanni 1:14 e 13:31), ed ha sopportato questa sua condizione di debolezza fino a farsi mettere in croce. Dio, per venirci incontro, s'è così manifestato nella condizione di fragilità dell'uomo, benché la "debolezza" di Dio sia sempre più forte degli uomini, come afferma la Scrittura (1ªCorinzi 1:25).
Egli ci ha dunque dato un messaggio sublime, efficace ed incorruttibile: il Vangelo. Ma l'ha voluto seminare in mezzo al rischio continuo della libera concorrenza nemica, come si dice nell'articolo a fianco. E se ha fatto questo, l'ha fatto anche per lasciare tutti noi liberi di scegliere, di porre in partenza tutto sullo stesso piano e valutare, decidere cosa vogliamo per la nostra vita. Importante è capire che da questa scelta, però, dipende il nostro destino eterno: "Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16).
La sola alternativa alla retta scelta, dunque, è perire: perire in senso spirituale, s'intende, cioè restare per sempre lontani da Dio, in questa vita come in quella che verrà. è fondamentale allora che il Vangelo di Cristo sia prima conosciuto e poi difeso da infiltrazioni, da cambiamenti e da inutili complicazioni, dall'ignoranza, da ogni strumentalizzazione e pregiudizio. Dio ci ha dato questo divino annuncio di vita eterna, che si va però a scontrare con mille altri "annunci" umani, terreni, limitati quando non totalmente nefasti; per questo, l'Apostolo Paolo parlava della necessità, per chi vuole essere dalla parte di Dio, di custodire con amore e forza questo celeste deposito affidatoci, di far di tutto, nel bene, per la "difesa del Vangelo" (lettera ai Filippesi 1:17).
Indifferenza, materialismo, tradizionalismo, pretese di sostituirsi alla Parola di Dio, scetticismo e ogni atteggiamento contrario al Vangelo, sono "zizzania" nel campo di puro grano di Dio.
Per chi siamo? Come salvaguardare, per il nostro stesso bene, il Vangelo? Farlo, significa difendere noi stessi, la nostra speranza eterna. Non è il Vangelo ad aver bisogno di noi, ma il contrario: parliamone assieme!