Commento
Questo salmo, che il breviario presenta come 9 A, forma un solo salmo con 9 B. La Bibbia ebraica lo spezza erroneamente in 9 e 10, creando un problema di numerazione, ma in realtà si ha un solo salmo. Noi seguiremo l’unità del salmo presentato dalla versione latina e spezzato in due dal breviario solo per ragioni di lunghezza.
L'orante presenta a Dio il suo proposito di lodarlo sempre. Ha il cuore pieno di gioia e non può immaginare una vita senza Dio.
I suoi nemici indietreggiano davanti all’azione di difesa di Dio; e questi erano nemici agguerriti, radicati in temibili fortezze.
Contro il Signore nessuno può resistere, e anzi egli sta erigendo il suo trono per quel giudizio dove le controversie delle nazioni saranno dipanate con condanna o premio.
Il Signore è invincibile e perciò è un riparo sicuro. Chi confida in lui ha la certezza di non restare deluso.
L’orante effonde il suo giubilo di fede a quanti abitano in Sion e li esorta ad annunciare Dio in mezzo ai popoli.
Erano afflitti, ma ora sono stati liberati dagli oppressori. Egli si è fatto loro difensore poiché i popoli nemici hanno versato il loro sangue.
L’orante passa a considerare se stesso, posto com’è nell’insieme degli eventi, e si propone di “annunciare tutte le lodi” del Signore, che lo ha liberato dalle soglie della morte.
I popoli hanno aggredito Sion, ma i loro disegni di superbia si sono rivolti contro di loro, poiché così il Signore ha voluto.
L’orante desidera che gli empi cessino di occupare la terra, creata da Dio per la pace, e che ritornino all’insignificanza sociale presentata come “inferi” da cui sono partiti.
L’orante chiede che l’uomo non prevalga mai e si trovi sempre di fronte all’azione di Dio, che governa il mondo con giustizia e che fa sì che la “speranza dei poveri non sarà mai delusa”.