E qualcosa ancora Ti voglio dire: Non tendere troppo la corda, perché, non sia mai, potrebbe spezzarsi. La prova cui Tu ci hai sottoposti è così ardua, così insostenibilmente ardua, che Tu devi, Tu hai l'obbligo di perdonare quanti nel Tuo popolo si sono allontanati da Te nella loro disgrazia e nella loro indignazione.
Perdona quelli che si sono allontanati da Te nella loro disgrazia, ma anche quanti nel Tuo popolo si sono allontanati da Te nella loro fortuna. Hai trasformato la nostra esistenza in una lotta così orribile e infinita che i vigliacchi tra noi hanno per forza cercato di evitarla, di fuggirla ovunque potessero. Non li punire per questo: i vigliacchi non si puniscono, i vigliacchi si compatiscono. E di loro più che di noi abbi misericordia, Dio.
Perdona quelli che hanno bestemmiato il Tuo nome, che sono andati a servire altri dèi, che sono diventati indifferenti verso di Te. Tu li hai percossi a tal punto che non credono più che Tu sia il loro padre, che ci sia comunque un padre per loro.
Quanto a me, Ti dico queste parole perché io credo in Te, perché credo in Te più che mai, perché ora so che sei il mio Dio, poiché di certo non sei, no, non puoi essere il Dio di quanti, con le loro azioni, hanno dato la prova più atroce di empietà in armi.
Se non sei il mio Dio, di chi sei allora il Dio? Il Dio degli assassini?
Se quelli che ci odiano, che ci massacrano, sono uomini delle tenebre e malvagi, che cosa sono io allora se non colui che rappresenta una scintilla della Tua luce, della Tua bontà?
Non Ti posso lodare per le azioni che tolleri, ma Ti benedico e Ti lodo per la Tua stessa esistenza, per la Tua terribile maestà - deve essere immane se persino quanto accade ora non lascia in Te un'impressione decisiva!
Ma proprio perché Tu sei così grande e io così piccolo, Ti chiedo, Ti avverto, nel Tuo stesso nome: Cessa di esaltare la Tua grandezza lasciando colpire gli innocenti!
Non Ti chiedo neanche di annientare i colpevoli. E' nella logica inesorabile degli avvenimenti che alla fine si annientino da soli, poiché con la nostra morte è stata uccisa la coscienza del mondo, poiché un mondo è stato assassinato con l'assassinio d'Israele.
Il mondo sarà divorato dalla propria scelleratezza, sarà affogato nel suo stesso sangue.
Gli assassini si sono già condannati da sé, e a quella sentenza non potranno più sottrarsi.
Ma quanti tacciono dell'assassinio, quanti non hanno timore di Te, ma si preoccupano di ciò che dirà la gente (stolti! Non sanno che la gente non dirà nulla!), quanti esprimono la loro simpatia per chi affoga, ma non muovono un dito per salvarlo, costoro, ah, costoro, Ti scongiuro, Dio, puniscili come fossero ladri!