La visione del profeta Ezechiele
Il profeta Ezechiele era uno dei deportati nella conquista di Babilonia nel 606 a.C.
Il suo libro inizia dicendo che il trentesimo anno (della sua vita), il profeta era in Babilonia presso il fiume Chebar. "I cieli si aprirono", spiega il profeta, "e io ebbi delle visioni da Dio". Ezechiele vide dapprima la forma di quattro esseri viventi; erano di aspetto simile a quello di un uomo, ma ciascuno di essi aveva quattro facce: d'uomo, di leone, di bue, e d'aquila (verso 10).
Avevano delle mani come gli uomini, ma i piedi erano come quelli di vitelli (versi 7-8), e ciascuna creatura aveva quattro ali - due delle quali coprivano il corpo (verso 11), e due si estendevano in alto (versi 22-23). Il loro aspetto era come carboni ardenti e i loro movimenti apparivano come i lampi dei fulmini (versi 13-14).