Meditazione quotidiana di Lunedi 02 Maggio 2011
LASCIARE PER OTTENERE
“… Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerň” (Genesi 12:1)
Dobbiamo uscire dal nostro paese per entrare in quello di Dio. Possiamo ottenere il meglio soltanto rinunciando a ciň che ha scarso valore. Il Signore ci chiama tutti a lasciare il vecchio per ottenere il nuovo: “Se dunque uno č in Cristo, egli č una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove” (II Corinzi 5:17).Puň non presentarsi l’esigenza reale di abbandonare la propria patria e la propria famiglia per trasferirsi in un paese straniero, ma in senso spirituale si tratta sempre di lasciare qualcosa. Se vogliamo seguire il Signore dobbiamo tagliare con il mondo e rimanere stretti a Lui. Andare dietro a Cristo presuppone una scelta, una rottura spesso gravosa, una soluzione di continuitŕ con l’esistenza vissuta fino a quel momentoAi nostri giorni č fin troppo comune la tendenza a seguire Cristo senza tagliare i ponti con il mondo. Troppe persone pensano di poter intraprendere il pellegrinaggio verso Canaan senza lasciare Ur. Ma questo č praticamente impossibile. Possiamo giungere alla nostra terra promessa soltanto lasciando tutto e seguendo Cristo dovunque Egli ci conduce. Questo significa che dobbiamo rinunciare a questo mondo come nostra parte per afferrare l’ereditŕ celeste; non possiamo tenere entrambi. Il giovane ricco che si presentň a Cristo non volle rinunciare ai propri beni terreni, e non poté quindi ottenere le ricchezze celesti.Molti credenti guardano al Signore senza perň smettere di riferirsi costantemente alle realtŕ di quaggiů. Anelano al cielo, ma la loro esistenza rimane avvinghiata ai beni di questo secolo. Si promettono a Dio, ma si concedono al mondo, pregiudicandosi in questo modo l’accesso alla vera benedizione. Escono dall’Egitto, ma l’Egitto non esce dai loro cuori